Foto: Fenomeni geotermici naturali ("fumarole") fra Sasso Pisano (PI) e MOnterotondo Marittimo (GR)
venerdì 30 dicembre 2016
giovedì 17 novembre 2016
Rigetto orizzontale faglia nuova zelanda
Nuova zelanda: casa proprio sulla faglia che si è mossa, in orizzontale, per alcuni metri....
A) impressionante il movimento del terreno
B) dobbiamo imparare dai neozelandesi a fare la case, dato che è rimasta in piedi (anche se, piccolo particolare non trascurabile, la sala si deve essere spostata al posto della cucina....)
A) impressionante il movimento del terreno
B) dobbiamo imparare dai neozelandesi a fare la case, dato che è rimasta in piedi (anche se, piccolo particolare non trascurabile, la sala si deve essere spostata al posto della cucina....)
mercoledì 2 novembre 2016
mercoledì 26 ottobre 2016
Torta al miele di Baugiano
- 300g farina
- 150g zucchero
- 3ova
- 90 ml olio di semi
- 200 ml latte
- 1 vaniglia
- 1 bustina lievito
- pizzico di sale
- zucchero a velo per spolverare
(dosi per uno stampo da 22÷24 cm diametro)
- Montare lo zucchero con le uova
- aggingere latte e olio montando a bassa velocità
- aggiungere il miele
- aggiungere farina, lievito sale e vaniglia e lavorare piano
- In forrn a 170° per 50'
- dopo 40'÷45' spengere formo e lasciarci il dolce dentro
venerdì 21 ottobre 2016
confronto fra costituzione vigente e quella proposta al referendum
questo PDF è bellino: è il "testo a fronte" fra costituzione vigente e quella per la quale si vota al referendum: almeno, al di là dei proclami, si può andare a vedere direttamente di cosa si parla...
http://documenti.camera.it/leg17/dossier/pdf/ac0500n.pdf
Al di là dei giudizi di merito, pro o contro, salta all'occhio che questa "nuova" costituzione è scritta con un linguaggio molto meno immediato e decisamente più "avvocatesco" della precedente: l'art. 70 mi pare ne sia l'esempio più eclatante:
http://documenti.camera.it/leg17/dossier/pdf/ac0500n.pdf
Al di là dei giudizi di merito, pro o contro, salta all'occhio che questa "nuova" costituzione è scritta con un linguaggio molto meno immediato e decisamente più "avvocatesco" della precedente: l'art. 70 mi pare ne sia l'esempio più eclatante:
mercoledì 19 ottobre 2016
Strafalcioni storico/televisivi - La ricostruzione di Firenze nel '400 nella fiction " Medici"
Questa immagine è tratta dal trailer de "i medici" (https://www.youtube.com/watch?v=KJD10h-ViyI):
sono rimasto INORRIDITO da questa ricostruzione di Firenze dall'alto nel momento della costruzione della cupola:
A) anzitutto quelle OMBRE NON ESISTONO IN NESSUN MOMENTO DELL'ANNO (sarebbe necessario che il sole battesse da nord, il che è impossibile - e ovviamente lo era anche nel '400)
B) lo SVILUPPO URBANO DI FIRENZE NON HA NULLA A CHE VEDERE CON QUELLO CHE ERA anche a quei tempi: quello qui riportato sembra più una fantasiosa riproposizione dello sviluppo tipico delle città collinari, le cui strade curvano seguendo i crinali (vedi Siena, ma anche Montalcino, San Gimignano, Volterra, Montepulciano, ecc. ecc. ecc.) e le case le seguono. Firenze era, ed è, città di pianura, fortemente influenzata già dalla sua fondazione dalle principali strade poste ortogonalmente. E' impossibile pensare che i due principali assi romani, che si sono tramandati fino ad oggi (cioè il decumano - oggi via Strozzi/via del Corso - e Cardo - oggi via Roma/via Calimala) fossero improvvisamente spariti nel '400 per poi ricomparire oggi (anche considerando le importanti variazioni fatte ai tempi di firenze capitale).
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se ne vedono di tutti i colori
lunedì 17 ottobre 2016
Petizione per riaprire la ciclabile Prato-Vaiano
La ciclabile rimase troncata a mezzo da una frana un paio d'anni fa. Per capirsi, per chi fa la strada 325 della val Bisenzio, circa fra La Foresta/La Cartaia e La Briglia.
In questo momento l'unica alternativa (pericolosissima!) è percorrere la statale 325 per più di un Km, fra auto, pullman e camion.
Questa l'alternativa:
Un'opera di una decina di Km (considerando il solo tratto Centro di Prato - Vaiano), veramente bella da percorrere come poche ce ne sono dall'appennino in giù.
E' stata ricavata in gran parte sul percorso della ferrovia di servizio che servì ottant'anni fa per la costruzione dell'adiacente linea ferroviaria "direttissima" Firenze-Prato-Bologna, ha quindi anche un valore storico.
Non è per niente facila ripristinarla, ma lasciarla così tronca rende praticamente inutile tutto il resto... :-(
Si firma qui:
https://www.change.org/p/firma-per-ripristinare-la-pista-ciclabile-prato-vaiano
In questo momento l'unica alternativa (pericolosissima!) è percorrere la statale 325 per più di un Km, fra auto, pullman e camion.
Questa l'alternativa:
Un'opera di una decina di Km (considerando il solo tratto Centro di Prato - Vaiano), veramente bella da percorrere come poche ce ne sono dall'appennino in giù.
E' stata ricavata in gran parte sul percorso della ferrovia di servizio che servì ottant'anni fa per la costruzione dell'adiacente linea ferroviaria "direttissima" Firenze-Prato-Bologna, ha quindi anche un valore storico.
Non è per niente facila ripristinarla, ma lasciarla così tronca rende praticamente inutile tutto il resto... :-(
Si firma qui:
https://www.change.org/p/firma-per-ripristinare-la-pista-ciclabile-prato-vaiano
lunedì 3 ottobre 2016
lunedì 19 settembre 2016
mercoledì 31 agosto 2016
martedì 30 agosto 2016
giovedì 18 agosto 2016
FAP Ferrovia Alto Pistoiese - una mostra fino al 15/9/2016
La Ferrovia Alto Pistoiese (FAP), poco più che un tram, che dalla stazione FS di Pracchia arrivava fino a Mammiano (poco oltre San Marcello Pistoiese).
Inaugurata nel 1926, venne chiusa nel 1965, come altre linee ferroviarie in qual periodo, sulla spinta dell'incalzante trasporto su gomma (tra le altre, la ferrovia delle Dolomiti che serviva Cortina d'Ampezzo).
Nel tempo si sono anche succedute delle idee per una sua riapertura e prolungamento all'Abetone, ma senza nessun seguito. Eppure, una ferrovia così, se l'avevano in Svizzera sarebbe verosimilmente stata un'attrattiva turistica....
A San Marcello Pistoiese fino al 15/9/2016 in via Leopoldo 132, (sul ponte), potrà essere visitata una mostra con molto materiale inedito dalle 10.30 alle 12.30, dalle 17 alle 19.30 e dalle 21 alle 22.30 fino al 15 settembre. (da http://lavocedellamontagna.it/2016/08/fap-grande-mostra-90-anni-dalla-nascita/)
Inaugurata nel 1926, venne chiusa nel 1965, come altre linee ferroviarie in qual periodo, sulla spinta dell'incalzante trasporto su gomma (tra le altre, la ferrovia delle Dolomiti che serviva Cortina d'Ampezzo).
Nel tempo si sono anche succedute delle idee per una sua riapertura e prolungamento all'Abetone, ma senza nessun seguito. Eppure, una ferrovia così, se l'avevano in Svizzera sarebbe verosimilmente stata un'attrattiva turistica....
A San Marcello Pistoiese fino al 15/9/2016 in via Leopoldo 132, (sul ponte), potrà essere visitata una mostra con molto materiale inedito dalle 10.30 alle 12.30, dalle 17 alle 19.30 e dalle 21 alle 22.30 fino al 15 settembre. (da http://lavocedellamontagna.it/2016/08/fap-grande-mostra-90-anni-dalla-nascita/)
mercoledì 17 agosto 2016
Tornare alla natura....
Tutti vogliono tornare alla natura, ma nessuno ci vuole andare a piedi (Andrew J. Wollensky)
(da https://www.facebook.com/ScuolaAmbulanteAgricolturaSostenibile/)
(da https://www.facebook.com/ScuolaAmbulanteAgricolturaSostenibile/)
mercoledì 10 agosto 2016
11 agosto 1944 - i rintocchi della "Martinella" annunciano la liberazione di Firenze dal Nazifascismo
alle 6 di mattina dell'11 agosto del '44, la Martinella suona i rintocchi che segnano che il centro di Firenze è libero dai nazifascisti. Bisognerà però arrivare fino alla fine di agosto per avere tutta la città libera.... Qui, allora, si tirò un respiro di sollievo, che per fortuna dura da più di settent'anni. Tante parti di mondo sono invece tuttora scenari di guerra e quindi grandissima sofferenza..... :-(
martedì 9 agosto 2016
dati e materiali per escursione a Capo d'Arno
Per arrivarci in auto:
Da Firenze/Rufina si va verso Dicomano e poi si gira per San Godenzo/Forli.
Dentro San Godenzo, ad un tornante, si tira a diritto per CASTAGNO D'ANDREA.
Un po' dopo Castagno d'Andrea la strada diventa sterrata ed arriva alla Fonte del Borbotto.
... e poi a piedi...
Lì (ma d'estate e fine settimana primaverili anche un po' prima: il parcheggio sarà affollatino) si lascia l'auto prende il sentiero 17.
Sono circa 200 m di dislivello in salita, prima di stradello (in leggera salita) e poi di facile mulattiera (che sale un po' più decisa).
Poi, una volta svalicati, piccola discesa su sentiero, che sbuca su stradello che si fa in leggera salita e poi in falsopiano fino poco sopra la sorgente. (il tempo di percorrenza da adulti è un'oretta).
Sono circa 200 m di dislivello in salita, prima di stradello (in leggera salita) e poi di facile mulattiera (che sale un po' più decisa).
Poi, una volta svalicati, piccola discesa su sentiero, che sbuca su stradello che si fa in leggera salita e poi in falsopiano fino poco sopra la sorgente. (il tempo di percorrenza da adulti è un'oretta).
Lungo lo stradello (sulla sinistra), poco prima che diventi mulattiera, c'è la Gorga Nera. La leggenda casentinese racconta vi sia nato il mostro Badalischio. «Più o meno il suo aspetto doveva essere il seguente: uno strano serpente, grande come un uomo, con occhi rossi in grado di paralizzare la malcapitata preda. Alcune leggende affermano che l'alito del badalischio sia estremamente velenoso, addirittura mortale. Il badalischio viene spesso raffigurato con una corona od un diadema, che a volte gli copre gli occhi. In altri casi viene descritto con ali cartilaginose e testa di uccello» (Wikipedia).
In tutti i casi, è uno dei pochi posti dove si trova una particolare specie di rana, la rana temporaria.
in allegato le carte e il kml del percorso (che si può caricare sul cell o tablet con oruxmaps o google earth).
dati e materiali per escursione a Capo d'Arno
Per arrivarci in auto:
Da Firenze/Rufina si va verso Dicomano e poi si gira per San Godenzo/Forli.
Dentro San Godenzo, ad un tornante, si tira a diritto per CASTAGNO D'ANDREA.
Un po' dopo Castagno d'Andrea la strada diventa sterrata ed arriva alla Fonte del Borbotto.
... e poi a piedi...
Lì (ma d'estate e fine settimana primaverili anche un po' prima: il parcheggio sarà affollatino) si lascia l'auto prende il sentiero 17.
Sono circa 200 m di dislivello in salita, prima di stradello (in leggera salita) e poi di facile mulattiera (che sale un po' più decisa).
Poi, una volta svalicati, piccola discesa su sentiero, che sbuca su stradello che si fa in leggera salita e poi in falsopiano fino poco sopra la sorgente. (il tempo di percorrenza da adulti è un'oretta).
Sono circa 200 m di dislivello in salita, prima di stradello (in leggera salita) e poi di facile mulattiera (che sale un po' più decisa).
Poi, una volta svalicati, piccola discesa su sentiero, che sbuca su stradello che si fa in leggera salita e poi in falsopiano fino poco sopra la sorgente. (il tempo di percorrenza da adulti è un'oretta).
Lungo lo stradello (sulla sinistra), poco prima che diventi mulattiera, c'è la Gorga Nera. La leggenda casentinese racconta vi sia nato il mostro Badalischio. «Più o meno il suo aspetto doveva essere il seguente: uno strano serpente, grande come un uomo, con occhi rossi in grado di paralizzare la malcapitata preda. Alcune leggende affermano che l'alito del badalischio sia estremamente velenoso, addirittura mortale. Il badalischio viene spesso raffigurato con una corona od un diadema, che a volte gli copre gli occhi. In altri casi viene descritto con ali cartilaginose e testa di uccello».
In tutti i casi, è uno dei pochi posti dove si trova una particolare specie di rana, la rana temporaria.
in allegato le carte e il kml del percorso (che si può caricare sul cell o tablet con oruxmaps o google earth).
https://drive.google.com/open?id=1GnosAVjtqHPJaxE_CmULOZK1C5c&usp=sharing
lunedì 8 agosto 2016
Frequentatori inaspettati di strade urbane
Frequentatori inaspettati di strade urbane...
("Scarabeo rinoceronte" - Oryctes nasicornis)
(la foto è mia)
venerdì 13 maggio 2016
Tiramisu estivo alle fragole
questa è tratta da
http://lacucinadinonnarita.altervista.org/tiramisu-estivo/
con solo qualche piccola modifica.
Ingredienti (circa 4 persone)
250 gr di yogurt alla frutta o al naturale
200 ml di panna per dolci
20 savoiardi circa
200 gr di fragole
1 limone
2 cucchiai di zucchero semolato
Preparazione
1. Laviamo e tagliamo a pezzetti le fragole. Poniamole in una ciotola e condiamole con il succo di limone, e lasciamo riposare in frigo per almeno 1 ora, meglio ancora se le prepariamo il giorno prima.
2. In una ciotola mettiamo lo yogurt e cominciamo a montarlo con le fruste versando a filo la panna fredda di frigorifero. Quando il composta sarà montato, aggiungiamo due cucchiai di fragole ben scolate del loro liquido e mescoliamo bene.
3. Prendiamo le fragole dal frigo e scoliamo il succo che raccoglieremo in un ampio contenitore.
4. Bagnamo velocemente i savooiardi nel liquido delle fragole e predisponiamo il primo strato su di uno stampo da plumcake rivestito da pellicola trasparente. Sul primo strato di savoiardi mettiamo qualche cucchiaio di crema allo yogurt, un po di fragole e ricopriamo con i savoiardi bagnati nel liquido delle fragole. Ripetere per gli strati che servono.
Concludiamo con lo strato di savoiardi, ricopriamo con la pellicola e poniamo in frigo per almeno tre ore.
5. Passato il tempo di riposo, sformiamo il tiramisù capovolgendo lo stampo su un piatto da portata e aiutandoci con la pellicola. Ricopriamo
con la crema rimasta e decoriamo con fragole a pezzetti o intere.
Servire freddo.
http://lacucinadinonnarita.altervista.org/tiramisu-estivo/
con solo qualche piccola modifica.
Ingredienti (circa 4 persone)
250 gr di yogurt alla frutta o al naturale
200 ml di panna per dolci
20 savoiardi circa
200 gr di fragole
1 limone
2 cucchiai di zucchero semolato
Preparazione
1. Laviamo e tagliamo a pezzetti le fragole. Poniamole in una ciotola e condiamole con il succo di limone, e lasciamo riposare in frigo per almeno 1 ora, meglio ancora se le prepariamo il giorno prima.
2. In una ciotola mettiamo lo yogurt e cominciamo a montarlo con le fruste versando a filo la panna fredda di frigorifero. Quando il composta sarà montato, aggiungiamo due cucchiai di fragole ben scolate del loro liquido e mescoliamo bene.
3. Prendiamo le fragole dal frigo e scoliamo il succo che raccoglieremo in un ampio contenitore.
4. Bagnamo velocemente i savooiardi nel liquido delle fragole e predisponiamo il primo strato su di uno stampo da plumcake rivestito da pellicola trasparente. Sul primo strato di savoiardi mettiamo qualche cucchiaio di crema allo yogurt, un po di fragole e ricopriamo con i savoiardi bagnati nel liquido delle fragole. Ripetere per gli strati che servono.
Concludiamo con lo strato di savoiardi, ricopriamo con la pellicola e poniamo in frigo per almeno tre ore.
5. Passato il tempo di riposo, sformiamo il tiramisù capovolgendo lo stampo su un piatto da portata e aiutandoci con la pellicola. Ricopriamo
con la crema rimasta e decoriamo con fragole a pezzetti o intere.
Servire freddo.
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